Il prezzo delle azioni di The Walt Disney Company ha registrato il dato più basso dal 2014 ad oggi nella giornata appena conclusa a Wall Street, a 82,54$ ad azione.
La notizia arriva in un periodo non particolarmente positivo per la compagnia, che sta attraversando forti criticità su più fronti.
La scia di insuccessi cinematografici ininterrotta da mesi, il calo di abbonati alla piattaforma Disney+, le polemiche per la cosiddetta “agenda woke” e l’affanno dei prodotti Marvel, Pixar e Star Wars hanno fatto suonare molteplici campanelli d’allarme, al punto che neppure il ritorno di Bob Iger ha potuto risollevare l’immagine incrinata di un’azienda che fino a pochi anni fa dettava le regole di Hollywood.
Basti pensare che gli studios di proprietà Disney sono passati dal detenere oltre il 33% della quota di mercato cinematografico USA nella stagione 2019, ad appena il 19% nel 2022.
A tutto ciò si aggiunge un clima generalmente complicato per l’industria cinematografica, che a causa degli scioperi è stata paralizzata, e il licenziamento di almeno 7mila dipendenti che ha eseguito la Disney quest’anno.
insomma, una situazione non rosea, in quello che per la compagnia doveva essere l’anno dei festeggiamenti per il centenario dalla sua fondazione.