VIEW CONFERENCE | Presentato Wish

Uno degli eventi maggiormente attesi dell’edizione 2023 di View Conference è senza dubbio la presentazione di Wish, il prossimo lungometraggio targato Walt Disney Animation Studios e presentato, mercoledì 18 ottobre, da Kyle Odermatt, supervisore degli effetti speciali del film.

L’articolo contiene spoiler sul film

Coma accade sempre quando si ha anche fare con la Disney, la presentazione è stata molto d’impatto, accentuata dal fatto che proprio in questi giorni si celebrano i 100 anni di attività dei Walt Disney Animation Studios: Wish, ovviamente, parla di sogni, come nella più classica tradizione dei film di Walt Disney, che sono apparsi sullo schermo mentre Odermatt parlava. Da Pinocchio a La principessa e il ranocchio, da Hercules a Rapunzel, in moltissimi film Disney i personaggi rivolgono lo sguardo verso l’alto in cerca di risposte, nella speranza di vedere esaudito un proprio desiderio. Wish raccoglie questa eredità, ponendosi a monte e cercando di spiegare come sia nata la tradizione che vuole l’uomo guardare verso il cielo, sperando che una stella ne esaudisca i desideri.

La regia di questo film è stata affidata a Chris Buck, regista premio Oscar di Frozen, Frozen 2 e Tarzan, e Fawn Veerasunthorn, qui al suo esordio come regista ma che ha lavorato a numerosi film come Frozen, Zootropolis, Ralph spacca Internet e Raya e l’ultimo drago. Una esordiente alla regia affiancata da un regista esperto, in quella che secondo Odermatt è una tradizione che caratterizza la Disney fin dagli albori, quando gli animatori storici istruivano le nuove leve di artisti.

Con Wish, il cui arrivo al cinema cade in occasione di una celebrazione così importante per la Disney, i registi si sono posti un obiettivo in più: realizzare un film che segnasse una rivoluzione per lo studio e fare qualcosa che non si fosse ancora visto. Ecco che meander, la tecnica (all’epoca sperimentale) utilizzata per la prima volta nel cortometraggio Paperman (2012) e poi rielaborata e sviluppata in Feast (2014) e poi in Far from the tree (2021) si è rivelata il punto di partenza per quello che vediamo sullo schermo con Wish.

La tecnica in questione può essere riassunta come una commistione di stili, in particolare quello tradizionale 2D con la computer grafica, in un epoca in cui lo spettatore viene ripetutamente sorpreso, dai tanti film che stanno spingendo sempre più sulla fluidità degli stili e sulla mescolanza tra di loro.

Wish è una storia classica, almeno negli intenti: la Disney ci riporta in Europa, come molti fan chiedono da tempo, questa volta nel Mediterraneo, più precisamente sulla penisola Iberica, ma lo fa con un racconto nuovo, non ispirato a fiabe o folklore europeo, il che probabilmente non accontenterà chi sperava in un ritorno all’adattamento di racconti classici.

L’ambientazione, come si può riscontrare già dai trailer, è molto suggestiva e riporta immediatamente alle influenze arabe del sud della Spagna, in particolare alla regione dell’Andalusia.

Una delle sfide della Disney è stata anche questa: trovare un look che potesse essere attrattivo per le nuove generazioni, coerente e rispettoso del passato dello studio, assimilando le nuove possibilità offerte dalle moderne tecnologie pur sempre in equilibrio con la tecnica tradizionale.

Odermatt ha affermato che per realizzare Wish gli artisti Disney si sono fatti ispirare dai lavori di Gustaf Tenggren e Kay Nielsen, cercando inoltre di sfruttare il più possibile il campo di visualizzazione, portando il formato a
2.55:1 e

Odermatt è passato quindi a mostrarci alcune sequenze di Wish, non ancora ultimate al 100%. In totale abbiamo potuto vedere circa 25 minuti del film:

  • Welcome to Rosas

La prima scena mostra Asha, la protagonista diciassettenne del film, che accoglie lo spettatore nel Regno di Rosas. Asha, che in originale è doppiata dal premio Oscar Ariana DeBose, in questa scena canta la canzone Welcome to Rosas. Le canzoni del film sono opera di Julia Michaels, nominata ai Grammy Awards nel 2018 e la più giovane autrice che abbia mai scritto canzoni per un film Disney. Questo momento del film mette in scena dei lunghi movimenti di camera, che introducono lo spettatore nel mondo di Asha, tra le vie e le piazzette del Regno di Rosas. Alcune scene mi hanno ricordato i movimenti della multipla camera utilizzati in Pinocchio, e lo stesso Odermatt ha confermato che l’ispirazione per alcune delle scene in Wish arrivavano proprio dal film del 1940.

La canzone Welcome to Rosas è molto orecchiabile, l’animazione dei personaggi (anche quelli in secondo piano o sullo sfondo) è estremamente fluida e non mi ha dato quell’effetto che ho percepito dai trailer, come se i personaggi fossero “incollati” allo sfondo. Odermatt ha approfondito molto gli aspetti tecnici, spiegando che per dare quell’aspetto unico agli edifici che vediamo nel Regno di Rosas è stato fatto un lungo lavoro sull’uso della luce, utilizzando in particolare l’Edge Pooling: quello che appare è uno stile definibile come “simil-acquerello”, come se le superfici fossero fogli di pergamena che si increspa con l’acqua colorata. Tutti questi elementi sono molto evidenti sul grande schermo, in particolare quando la scena è ambientata tra i palazzi, le vie e le piazze del Regno di Rosas.

  • Asha incontra Re magnifico

Nella seconda clip Amaya, la regina del Regno di Rosas, conduce Asha da re Magnifico, doppiato in originale da Chris Pine.

Re Magnifico, abile nel governare la magia, è l’unico custode dei desideri affidatiglisi dalle persone di tutto il mondo: in questa scena vediamo i desideri del popolo di Rosas raffigurati come sfere azzurre (simili, per intenderci, ai ricordi di Inside Out). Asha scova il sogno di suo padre, col quale fin da bambina si recava in cima ad un albero per guardare le stelle ed esprimere desideri. Chiede a Magnifico come mai quel sogno non sia stato esaudito, ed egli risponde che esaudisce solo i desideri delle persone che ritiene necessarie, mentre quelli che gli sembrano assurdi li conserva, dimostrandosi agli occhi di Asha un ipocrita. Egli governa Rosas con la promessa che ogni desiderio del suo popolo può essere esaudito, illude il popolo che prima o poi anche il loro desiderio diventerà realtà, sebbene questo possa non accadere mai. I due hanno uno scontro, ed Asha capisce che re Magnifico in realtà è un narcisista e che il sogno di suo padre non verrà mai esaudito.

Come monito a quanto detto, Magnifico invita Asha ad assistere, al fianco della regina Amaya, alla cerimonia in cui sceglierà tra la folla una persona a cui esaudirà il desiderio: ovviamente non sceglierà il padre di Asha.

In questa scena, tra la folla, vediamo anche il gruppo di amici di Asha, di cui Dahlia è la leader (nonché migliore amica di Asha). Riguardo alla folla, e alle scene con molte persone coinvolte, Odermatt ha sottolineato l’incredibile lavoro di compositing realizzato per ogni singolo frame, per dare un livello di dettaglio maggiore rispetto al normale.

  • Asha e l’incontro con la stella

La clip più lunga di tutte, tra quelle mostrate a View Conference, inizia con Asha, a casa coni suoi genitori, ancora scossa per la scoperta circa le reali intenzioni di re Magnifico. Prova a spiegarsi a suo padre, ma la situazione sfugge di mano e, prima che possa nascere una discussione, Asha esce di casa, seguita dal suo amico-capretto Valentino. Inizia ad intonare This Wish (la canzone che possiamo sentire anche nel trailer), in un momento molto toccante che la porta su quello stesso albero da cui, quando era bambina, esprimeva desideri alle stelle con suo papà. Quando la canzone finisce accade qualcosa di inaspettato: un bagliore rischiara il cielo del Regno di Rosas e quella stella, verso cui Asha ha intonato il proprio canto, piomba sulla terra.

La stella (in inglese il personaggio si chiama semplicemente Star) fin da subito genera il caos, avendo il potere di far parlare animali, piante e lo stesso Valentino (in inglese doppiato da Alan Tudyk). Da questo divertente ha inizio un momento musicale molto riuscito: sulle note della canzone I’m A Star tutti gli animali della foresta si ritrovano a cantare intorno ad Asha. La scena, ambientata tra gli alberi, mi ha ricordato la canzone I colori del vento di Pocahontas, ma anche Voglio diventar presto un re de Il re leone, per la coralità del momento. Questa, tra tutte quelle presentate oggi, è stata la canzone che mi è piaciuta di più ed è effettivamente visibile, soprattutto sugli alberi, quell’effetto ad acquerello che gli artisti Disney si sono così impegnati a realizzare.

  • Re Magnifico

L’ultima clip mostrata è la scena musicale di re Magnifico. Contrariamente a quanto visto finora dai trailer, in questa scena Magnifico viene mostrato come vero e proprio antagonista della storia in tutta la sua brutalità, trasformandosi e passando dall’essere un personaggio ambiguo ad uno brutale. Durante la sua canzone Magnifico cede completamente al suo “lato buio”, utilizza la magia per creare dei fantocci che rappresentano il suo popolo, quel popolo che lo perseguita con le infinite richieste di esaudire ogni sogno: lui schiaccia quei fantocci, li polverizza senza pietà, minacciando vendetta proprio sul finale della canzone. Insomma, ipotizzo che abbiano deciso di mantenere segrete alcune parti di Wish, ma dalla clip mostrata è abbastanza chiaro che Magnifico è un vero e proprio antagonista, e che Asha dovrà effettivamente scontrarsi con lui.

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