VIEW CONFERENCE | L’incontro con Andreas Deja

Tra gli ospiti di maggior spicco dell’ultima edizione di View Conference non si può non annoverare Andreas Deja, colui che per anni ha lavorato ai Walt Disney Animation Studios: accreditato, precisamente, dal 1985 come character artist in Taron e la pentola magica, Deja è considerato uno dei più celebri animatori Disney viventi, avendo preso parte alla realizzazione di film come Aladdin, La Sirenetta, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Il re leone, oltre a moltissimi altri.

Deja abbandonò la Disney dopo aver curato la direzione artistica del cortometraggio in tecnica tradizionale La ballata di Nessie, del 2015, a trent’anni esatti dal suo primo impiego in azienda con Taron e la pentola magica, del 1985. L’ultimo lungometraggio Disney in cui l’animatore ha preso parte fu Winnie the Pooh, nuove avventure nel bosco dei 100 acri, film che ha segnato anche la fine della produzione di lungometraggi animati in tecnica tradizionale da parte della Disney (almeno per ora).

A Torino, Deja ha illustrato il suo meraviglioso portfolio, che parte dai suoi primissimi lavori di quando, da bambino, si recava allo zoo per disegnare gorilla ed elefanti. Dopo che, in tenera età, vide al cinema Il libro della giungla, Deja si convinse che ciò che avrebbe voluto fare nella vita era il disegnatore. Iniziò una corrispondenza con Eric Larson, uno degli storici animatori di Walt Disney conosciuti come i Nine Old Men. Larson diventò in un certo senso il suo mentore, e lo introdusse alla Disney negli anni in cui lo studio viveva il passaggio di testimone tra la vecchia guardia, composta dagli ultimi animatori scelti e selezionati da Walt Disney in persona, alle nuove leve del reparto di animazione. Sono gli anni in cui escono al cinema Le avventure di Bianca e Bernie, Red e Toby – Nemiciamici, Taron e la pentola magica, anni di transizione per lo studio ma anche anni in cui si fanno un nome personalità come Tim Burton, Don Bluth, Glen Keane e altri.

Deja in pochi anni arriva ad animare personaggi che entreranno nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema, come Roger Rabbit, Topolino, Re Tritone. Negli anni 90, nel pieno periodo del rinascimento dei Walt Disney Animation, è il supervisore dell’animazione dei più celebri cattivi Disney, come Gaston (La Bella e la Bestia), Jafar (Aladdin), Scar (Il re leone), per poi passare a personaggi come Hercules, Lilo (Lilo & Stitch), Mamma Odie (La principessa e il ranocchio), e Tigro (Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei Cento Acri).

Mentre la Disney si allontana via via dall’animazione tradizionale Deja inizia a cercare nuovi contesti in cui perseguire la propria arte fino al 2023 in cui presenta, nei festival cinematografici del mondo, Mushka, un cortometraggio d’animazione in tecnica tradizionale che segna il suo esordio alla regia.

Anche a View Conference di Torino è stato proiettato il cortometraggio di Deja, dove al neo-regista è stato domandato se nel suo futuro potrà mai esserci un ritorno alla Disney, o se la stessa non lo abbia contattato per lavorare al cortometraggio Once Upon a Studio, uscito proprio in concomitanza della manifestazione torinese e che vedeva il ritorno di moltissimi personaggi animati, in originale, dallo stesso Deja. Ma no, Deja ha declinato l’invito di partecipare al cortometraggio celebrativo per i 100 anni della Disney, e anzi ha ribadito a chi gli poneva questo genere di domande, che non ha interesse a lavorare ancora per questa azienda, fintantoché l’animazione tradizionale non tornerà ad essere una parte essenziale della sua produzione cinematografica.

In merito a Mushka, Deja non ha potuto commentare la possibilità di vedere il corto in streaming o comunque fuori dal circuito dei festival, ma ha auspicato di ottenere una nomination ai premi Oscar, cosa che ne permetterebbe una grandissima visibilità.

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