California 2015, l’arrivo

Se vi siete persi la puntata precedente sul quello che sarà il mio prossimo viaggio e sul ruolo di questa rubrica settimanale, cliccate pure su questa prolissa introduzione, così vi annoierete a morte leggendo roba che riguarda me e solo me. Così facendo scoprirete che sì, andrò in California!

Dopo aver cercato di pianificare le città in cui passare durante il nostro viaggio on the road, cosa tutt’altro che semplice da fare, la fase successiva è stata quella di decidere cosa vedere ogni singolo giorno in ogni singolo luogo.

Ma, a conti fatti, quella di dare sfogo alla mia ossesivo-compulsività è la cosa migliore o può essere un’arma a doppio taglio? Certo, so di essere una persona facilmente vittima dell’ansia se non pianifico tutto fin nei minimi dettagli, ma forse una volta che ci ritrova in certi luoghi l’eccessiva organizzazione può essere controproducente: uno potrebbe decidere di rimanere più a lungo in un certo luogo, o aver destinato tanti giorni in una città in cui effettivamente c’è poco di interessante. Solo lì, una volta arrivati, si possono imparare certe cose.

Tutte queste “pare mentali” che mi sono fatto, in ogni caso, non riguardano il Day 1. Il nostro arrivo a Los Angeles è previsto a metà la giornata, quindi abbiamo valutato che la cosa migliore da fare sia quella di destinare la giornata alle procedure di check-in, il ritiro dell’auto e l’ambientazione in questa città dalle mille promesse.

Cosa contiamo di visitare nel nostro primo giorno? Ben poco, in effetti! Ma credo che percorrere la Walk of Fame, alla ricerca delle stelle dei personaggi più cari (sia io che Dario abbiamo stilato un elenco di un qualche centinaio di artista a testa da cercare, roba che ci vorrà una settimana per trovarli tutti), sia effettivamente qualcosa di fattibile in 3-4 ore piene (fidatevi: le stelle che mi sono segnato sono davvero tante, oltre 50!!!).

Ovviamente lungo il percorso passeremo dinnanzi al Dolby Theatre ed al Chinese Theatre, entrambe mete obbligate per ogni amante del cinema e fissato nerd come me.

Per la fine della giornata, prima di ristorarci in una bettola iper economica segnalata su booking con la faccia che piange disperata, foto di rito dinnanzi la scritta Hollywood.

Le visite vere e proprie inizieranno dal secondo giorno. Il problema è “solo” quello di decidere cosa vedere e “come”! Stay tuned.

… continua qui con il quarto articolo!

2 Risposte a “California 2015, l’arrivo”

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