Annecy International Animated Film Festival 2014 – Giorno 2 (Disney & Pixar)

Il giorno più atteso è arrivato!

Oggi, ad Annecy, sono stati mostrati per la prima volta i minuti iniziali di Inside Out, prossimo film targato Pixar, un’anteprima di Big Hero 6, il 54° classico Disney ed anche l’attesissimo cortometraggio Feast che lo precederà nei cinema.

Ma andiamo con ordine… Non è affatto semplice riprodurre a parole tutto ciò che è stato generosamente offerto oggi dalla Disney…

Il regista premio Oscar Pete Docter (suoi Monsters & Co. e Up, con cui ha vinto l’ambita statuetta), super ospite al festival di Annecy ed accolto da lunghi minuti di fragorosi applausi dal pubblico della Salle du Haras, ha iniziato la sua presentazione raccontandoci cosa lo ha spinto a realizzare questo film. Osservando sua figlia (voce della bimba Ellie di Up) approdare nella fase adolescenziale, momento che per tutti noi rappresenta uno step in cui si plasma il nostro carattere, si è chiesto come potessero essere rappresentati figurativamente i meccanismi alla base delle emozioni umane. Lasciando voce alle immagini, Docter ha mostrato i cinque sentimenti su cui si basa il film: Gioia (giallo), Tristezza (blu), Paura (viola), Disgusto (verde) e Rabbia (rosso). Essi, in particolare i primi due, saranno alla base della personalità della protagonista: ogni situazione che le si presenterà verrà infatti gestita direttamente dai sentimenti, che prenderanno, letteralmente, il controllo delle azioni della protagonista stessa.

L’inizio del film si apre con la nascita della piccola che apre gli occhi per la prima volta vedendo i suoi genitori. Questo momento rappresenta il primo ricordo della protagonista, e Gioia, primo dei sentimenti a germogliare nella mente della bambina, raccoglierà una sfera gialla che racchiude questo ricordo prezioso. Ogni ricordo della vita, infatti, viene rappresentato come una sfera e il colore di questa sfera è determinato dallo stato d’animo prevalente durante quel momento: la prima volta che la bimba sarà costretta a mangiare anziché giocare farà nascere una sfera blu (Tristezza) che conterrà il ricordo di quel momento, viceversa il primo goal fatto durante una partita ad hockey sarà giallo (Gioia).

Tra tutte le sfere (i ricordi) accumulate durante la giornata, quelle più importanti vengono raggruppate a parte, andando a determinare, giorno dopo giorno, la personalità dell’individuo. Ovviamente una preponderanza di sfere viola (Paura) determinerà una personalità diversa rispetto a chi possiede invece più sfere rosse (Rabbia).

Ci vengono rappresentati anche i genitori della piccola protagonista, un uomo coi baffetti e una donna con l’aria della tipica casalinga americana. Il loro ruolo si manifesta maggiormente nella seconda clip, il momento della cena.

Questa clip si svolge in un momento particolare del film: la famiglia, che prima viveva in una bella casa fuori città nella quale la protagonista poteva divertirsi e divagare con la sua fantasia (sotto i “comandi” di una Gioia euforica), si trasferisce a Los Angeles e la giovane dovrà sopportare il cambio di vita in un momento in cui Gioia e Tristezza si sono perse (letteralmente) nei meandri della mente, lasciando nella “cabina di controllo” gli altri tre stati d’animo, cioè Disgusto, Rabbia e Paura. Durante la cena la madre chiede “com’è andata a scuola oggi?” e le risposte della figlia (nate dai comandi dei tre sentimenti) sorprendono i genitori. È in questo momento che l’attenzione si sposta dunque dentro la mente della madre, dove ritroviamo i cinque sentimenti al comando: al contrario dei sentimenti della figlia, tutti estremamente diversi tra loro per fisionomia e carattere, quelli della madre (e del padre) sono pressoché identici e distinguibili tra loro quasi esclusivamente grazie ai diversi colori. Questo (ha specificato il regista al termine della proiezione) nasce dall’idea secondo la quale via via che un individuo cresce, i suoi sentimenti si razionalizzano, arrivando quindi ad assomigliarsi un po’ tutti. La spassosa scena mostra prima un diverbio tra moglie e marito (che nasce all’interno delle rispettive menti) per poi spostarsi alla lite tra il padre e la figlia.

Districandosi tra vari argomenti, dal sogno al de-javù, Pete Docter ha spiegato che per realizzare lo script sono stati ascoltati psicologi e neurologi. Le clip mostrate, tutte pressoché definitive e quasi del tutto prive di frame incompleti (la produzione del film, basandosi su ciò che è stato mostrato, sembra prossima alla conclusione) rivelano uno studio dei personaggi (in particolare i sentimenti) semplicemente sorprendente. A colpire di loro, oltre alle caratterizzazioni psicologiche e le movenze (tutte dipendenti dal tipo di stato d’animo che rappresentano) sono elementi come la pelle e i capelli, assolutamente convincenti e inaspettati: i volti a prima vista “compatti”, sembrano invece ad uno sguardo più attento ammassi di polvere, come a rappresentare, di fatto, qualcosa di intangibile.

Il pubblico ha reagito stupendamente alle scene mostrate. Quello che sulla carta appariva come capolavoro annunciato, dopo questi 5 minuti ha ulteriormente incrementato le aspettative.

Ultima nota: se la scena d’apertura di Up, con le musiche di Michael Giacchino, vi hanno commosso, preparate i fazzoletti anche per Inside Out.

Finita la conferenza, al pubblico è stato permesso incontrare il regista per una sessione di autografi…e foto!

IMG_2054 IMG_2044

Al pomeriggio è toccato invece ai Walt Disney Animation Studios. Prima con Feast, introdotto dal regista Patrick Osborne e del production designer Jeffrey Turley.

Il corto si apre su una strada buia dove un cucciolo di cane viene attratto da una patatina fumante che cade per terra. Nell’avvicinarsi per mangiarla viene raccolto da un uomo che lo porta a casa con sé. Da qui ha il via una carrellata di immagini dove vediamo il cagnolino sempre più viziato: la ciotola traboccante di cibo viene “corretta” a volte con pezzi di pizza, altre con uova e pancetta. Insomma, il cucciolo cresce mangiando nient’altro che cibo gustoso e saporito da vero golosone.
Un giorno, mentre il cane e il padrone sono al ristorante (in cui il cagnolino mangia carne fumante con tanto di ketchup e mostarda), l’uomo vede una cameriera e se ne innamora. Nascerà una relazione che modificherà drasticamente la vita dei due amici, soprattutto dal punto di vista alimentare. Le pizze, gli spaghetti e le polpette verranno sostituiti da sedano e broccoli, ed anche il cane dovrà fare i conti con questo cambiamento, che vedrà nel pezzetto di rucola posto in cima alla pappetta per cani, il simbolo di questo nuovo stile di vita, a cui però l’amico a quattro zampe non sembra volersi abituare.
Ad un certo punto la donna e l’uomo litigano. Lei lascia la casa e il cane nota il mutamento perché dal frigo tornano ad uscire cibi come gelato e hot-dog: il cagnolino torna ad abbuffarsi felicemente, fino a quando si accorge che a questo nuovo cambiamento di abitudini alimentari è legato lo stato d’animo del suo padrone, triste per la fine della sua storia d’amore. Il cane capisce che il padrone soffre, lascia perdere il cibo di cui è goloso, prende in bocca il pezzetto di rucola e corre verso il ristorante (inseguito dall’umano) per cercare di riappacificare i due. Alla fine la coppia si sposerà ed avrà un bimbo, dal cui seggiolone, durante i pasti, cadranno pezzi di cibo…per la gioia del cagnolino.

Ora una nota sul corto. Basato sul punto di vista del cane, il corto mostra i volti degli umani solo verso la fine, quando cominciano ad apparire più nitidi (scelta che lascia intuire la volontà di focalizzare l’attenzione maggiormente sul cibo, visto che il punto di vista è appunto quello dell’amico a quattro zampe). Il momento della “fuga” del cane con la rucola in bocca verso il ristorante ricorda il momento finale di Paperman, sia per musica che per dinamiche (si vede a questo punto il ricongiungimento finale della coppia). Forse è un po’ lungo e presenta leggeri momenti vuoti, dovuti anche alla mancanza quasi totale di dialoghi. È stato mostrato in 3D e la visione con gli occhialini è abbastanza gradevole.

Terminata la clip di Feast è stato il turno di Big Hero 6. Il prossimo film Disney sulla carta non sembra avere molte delle caratteristiche dei classici, eppure da ciò che è stato mostrato, si prospetta una pellicola con tanto cuore. Le sequenze mostrano infatti Hiro Hamada, giovane protagonista del film, alle prese con l’invenzione più geniale del fratello: una specie di robot costruito per curare i mali delle persone.

Delle due scene proiettate, la prima mostra Hiro, solo e triste in camera sua, dopo la misteriosa morte del fratello. Egli fa inavvertitamente cadere un oggetto sul suo piede e il gridolino di dolore attiva Baymax, una specie di robot gonfiabile che esce da una cassetta rossa simile a quelle del pronto soccorso. La sua funzione, infatti, è quella di curare i mali e le ferite delle persone. Avendo quindi sentito Hiro lamentarsi, si reca (in modo molto goffo, essendo assai grande per l’angusta e stretta cameretta) dal ragazzo per tentare di risolvere il problema. La buffa scenetta, in perfetto stile disneyano, mette in luce il carattere estremamente docile quanto didascalico del robot Baymax.

La seconda scena si svolge all’aperto. Hiro è con Baymax e sono entrambi muniti di una specie di armatura. Baymax, inventato dal fratello di Hiro con lo scopo di curare le persone, tenta di risollevare il morale del ragazzo, probabilmente afflitto per la recente perdita. Il robot, prendendo in groppa il ragazzo, comincia a volare in modo spericolato nel cielo di San Fransokyo, tra i grattacieli ed un Golden Gate Bridge rivisitato in chiave nipponica (a onor del vero, a molti in sala questo momento ha ricordato i voli visti in Dragon Trainer). Anche in questa scena è stato percepibile il Disney-touch caratteristico dei migliori classici. Molta Disney e poca Marvel (anzi, da quello che si è visto di Marvel manco l’ombra).

IMG_2037 

IMG_2061

Recupera qui il mio commento al primo giorno di manifestazione…

…qui invece il mio commento al terzo giorno! 

7 Risposte a “Annecy International Animated Film Festival 2014 – Giorno 2 (Disney & Pixar)”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.