RECENSIONE | Il Grinch

Quella della Illumination è una storia di grandissimi successi al botteghino. Lanciati dal film campione di incassi Cattivissimo Me e perpetuato con lo tsunami dei Minions, gli studios della Illumination sono stai capaci di imporsi nel panorama mondiale con uno stile ravvisabile e delineando un tratto riconoscibile sia nel character design che nella comicità.

Ma ad un certo punto forse sarebbe il caso di evolversi e fare qualcosa di nuovo.

La Illumination sarà anche divenuto uno degli studios di cinema d’animazione più abili nel centrare il botteghino e incassare miliardi di dollari con film dal budget relativamente contenuto. Eppure al loro nono film è ormai palese che la formula è sempre la stessa e che la trama in realtà è un mero pretesto per mettere il protagonista e i relativi comprimari all’interno di una serie infinita di gag e situazioni pseudo comiche.

Forse il film farà anche ridere alcuni spettatori, resta comunque il sentore che questo fosse totalmente evitabile e trovo pressoché impossibile che fra anni (ma anche fra alcuni mesi) in molti si ricorderanno della sua presenza. Soprattutto dal momento che il personaggio che dà il nome al film è ben noto, in particolare nel mondo del cinema. Il Grinch è il terzo film d’animazione tratto da un romanzo del Dr. Seuss (dopo Ortone e il mondo dei Chi, realizzato dai Blue Sky Studios nel 2008 e Lorax – Il guardiano della foresta, realizzato dalla Illumination Entertainment nel 2012). Inoltre è l’ennesima trasposizione cinematografica dell’omonima fiaba, già tradotta anche in chiave animata.

Era lecito aspettarsi che la Illumination potesse fare grandi cose con questo film, forte del nome del suo studio cinematografico che sfruttava un personaggio iconico (soprattutto in America), ma il risultato è abbastanza mediocre, la storia non decolla mai, le poche scelte narrative che vengono fatte (come il personaggio della mamma single che lavora e tiene dietro a tre figli, o il passato del Grinch che ci viene mostrato in un flashback) sembrano elementi buttati a caso e non ben contestualizzati o approfonditi.

Persino la comicità, elemento fondate fin dai tempi del primo Cattivissimo Me, qui sembra essersi persa per strada e lascia spazio alla noia.

Insomma, sicuramente un film che non necessita la vostra visione, il vostro tempo e i vostri soldi. Solo se avete voglia di buttare via un’ora abbondante forse Il Grinch può fare al caso vostro.

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