Il 20 ottobre si è riunito il comitato di preselezione degli European Film Awards (EFAs) che ha annunciato i candidati nella categoria di Miglior film d’animazione. Il vincitore verrà annunciato durante la cerimonia del 12 dicembre, che sarà trasmessa in streaming da Berlino, in Germania.
I film in nomination sono:
- Calamity, di Rémi Chayé (Francia / Danimarca)
- Josep, di Aurelien Froment (Francia / Belgio / Spagna)
- Klaus, di Sergio Pablos (Spagna)
- The Nose or the Conspiracy of Mavericks, di Andrey Khrzhanovsky (Russia)
Anche quest’anno nell’elenco trovano posto titoli di ampio richiamo internazionale insieme a prodotti di nicchia. Klaus è certamente il film più noto al grande pubblico, vincitore del BAFTA e dell’Annie Award e nominato al premio Oscar e al premio Goya. È stato prodotto negli SPA Studios di Sergio Pablos a Madrid ed è stato distribuito in tutto il mondo da Netflix il 15 novembre 2019.
Calamity è invece stato presentato ufficialmente al Festival del cinema di Annecy nell’edizione del 2020, dove ha vinto il premio Il Cristallo di Annecy come Miglior film, mentre la prima mondiale si è tenuta a Lione il 28 giugno dello stesso anno. La distribuzione internazionale, a causa dell’attuale situazione di incertezza dovuta alla pandemia da Covid19, non è ancora stata annunciata: al momento l’uscita in Francia è fissata per il 14 ottobre. Il film è stato prodotto dalla stessa squadra, e mantenendo lo stesso stile, del precedente film di Chayé Sasha e il Polo Nord.
Per la regia di Aurelien Froment, Josep è un film biografico sulla vita del fumettista e attivista politico catalano Josep Bartoli. Il film è stato uno dei quattro lungometraggi animati selezionati per partecipare all’ultima edizione del festival del cinema di Cannes.
The Nose or the Conspiracy of Mavericks è una cronaca del 20 ° secolo russo, diretto dal veterano animatore Andrey Khrzhanovsky. Il film ha ricevuto una menzione d’onore al concorso per lungometraggi all’Ottawa International Animation Festival il mese scorso ed ha la particolarità di essere il primo candidato russo in assoluto nei 12 anni di storia di questo premio.
È la prima volta in quattro anni che nessuna regista donna è stata nominata. Il vincitore dell’EFA è votato dalla European Film Academy, che conta oltre 3.800 membri. Nelle ultime edizioni i vincitori sono stati: Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe (2019), Ancora un giorno (2018), Loving Vincent (2017), La mia vita da zucchina (2016), La canzone del mare (2015) e L’arte della felicità (2014).